Carlo Ancelotti è intervenuto durante l’evento per l’assegnazione della panchina d’oro.
“In generale credo che l’aspetto tattico è l’aspetto più carente delle squadre straniere, i giocatori hanno meno conoscenze rispetto ai giocatori che sono passati per l’Italia. Per questo il campionato italiano rimane molto molto competitivo. Gli allenatori italiani sono in grado di dare degli insegnamenti soprattutto difensivi che altri non possono dare. Per il resto ho imparato molto, la prima volta in Inghilterra sono andato solo, senza il mio staff, e le mie conoscenze si sono aperte. Devi abituarti all’ambiente in cui vivi, portando le tue esperienze. C’è meno identificazione dei ruoli perchè il calcio sta diventando sempre di più un gioco collettivo, i grandi campioni da soli non riescono, devono avere il supporto giusto. Il problema più grande però è la lingua, non è tanto la comunicazione tecnica che si impara velocemente ma è mostrare le emozioni che diventa impossibile in un paese straniero. Dove sono più avanti di noi è sicuramente nelle strutture e a livello ambientale. In Italia siamo indietro, pensiamo ancora che una partita di calcio sia una battaglia e invece non è vero: è un evento in cui la maleducazione non deve entrare. Le partite si possono fermare anche se si viene insultati, e lo faremo.”