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Ancelotti in conferenza: “Si poteva fare meglio ma non è un passo falso”

Ancelotti

Carlo Ancelotti analizza così il pareggio ottenuto contro il Genk nella seconda giornata della fase a gironi di Champions League.

 

È soddisfatto della prestazione della squadra?
“Sì, si poteva fare meglio. C’è stata applicazione, ci poteva essere più precisione, ma la gara è stata buona”.

Come mai Insigne in tribuna?
“Nell’allenamento l’ho visto poco brillante, ho preferito tenerlo fuori e prepararlo per la prossima partita”.

Questo pareggio vanifica l’entusiasmo post Liverpool?
“L’obiettivo resta quello di arrivare primi, poi primi o secondi non cambia molto. Non vanifica nulla: la Champions League non è semplice. Ci prendiamo questo punto, che rimane un risultato positivo: vincere in trasferta in Champions League è complicato. Ci abbiamo provato, forse si poteva fare di più, ma la gara tutto sommato è stata positiva da parte della squadra”.

È un passo falso?
“No, è un pareggio che ci consente di essere primi nel girone. Se il Salisburgo non vince a Liverpool siamo ancora primi”.

Si sono viste ancora una volta delle lacune in impostazione e in finalizzazione. Come ha visto Lozano e MIlik?
“Hanno fatto una buona partita, Milik ha avuto le sue opportunità, Lozano ha cercato profondità. Non sempre siamo riusciti a verticalizzare, ma la loro partita è stata buona”.

Più deluso o più arrabbiato? La squadra ha fatto quello che aveva chiesto di fare?
“Né deluso né arrabbiato. Valuto la partita, poteva essere migliore se si finalizzava meglio. Ma tutto sommato la prestazione della squadra è stata buona, non ho niente da rimproverare ai miei. E il girone non si complica dopo oggi”.

Tre pali: sfortuna o rimpianti?
“Per quello che abbiamo fatto si poteva vincere. Certo, qualche rimpianto c’è, ma finiscono nel momento in cui si pensa che si poteva vincere. Ma non c’è neanche il dramma, abbiamo fatto un pareggio fuori casa che ci tiene in corsa per la qualificazione”.

C’è qualcosa che manca al gioco del Napoli?
“Forse non c’è ancora la continuità richiesta per questo tipo di partite, però è nella normalità. Le partite sono tutte da giocare, soprattuto in Europa l’intensità aumenta. A differenza dell’Italia, le partite sono molto più intense. Però se si guarda la fine, la seconda parte, è stato praticamente un arrembaggio: vuol dire che la squadra sta bene. Dobbiamo migliorare nei piccoli dettagli, che al momento ci penalizzano”.

Cosa ha Mario Rui?
“Un problema alla coscia, da valutare nei prossimi giorni”.

Ha parlato di un Insigne poco brillante. Non è un problema fisico quindi, vero?
“Sì, scelta tecnica”.

È stato sorpreso dal Genk?
“No, era una partita diversa da quella di Salisburgo. Hanno cercato di contrattaccare, non sono stato sorpreso, immaginavo che sarebbe stata la strategia del Genk per stasera”.

Girone che non si complica, ma ora si aspetta una reazione rabbiosa in campionato?
“Diciamo che ha una visione apocalittica. Come detto, se il Salisburgo non batte il Liverpool avremmo tre punti su di loro. In campionato? Certo, l’obiettivo è recuperare terreno rispetto alle prime due”.

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