Carlo Ancelotti ha rilasciato un’intervista all’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport – STADIO”. Di seguito alcuni stralci:
“Il modulo intercambiabile dopo gli esordi in panchina? sotto questo aspetto devo tutto a Zinedine Zidane. Quando arrivò alla Juventus mi permise di uscire dai dogmi di Arrigo Sacchi.
Napoli? città sorprendente e bellissima, Madrid mi ha cambiato ma Napoli è pazzesca. Dove può arrivare il Napoli? non abbiamo ancora dato il massimo.
I paragoni con Sarri perchè ho 4 punti in meno e siamo fuori dalla Champions? C’è un velo di cattiveria in quel ‘fuori dalla Champions. Nel nostro girone c’erano due potenziali vincitrici, PSG e Liverpool, noi siamo stati in corsa fino all’ultimo. Ho detto che saremmo stati dei coglioni in caso di mancata qualificazione? Errore. E’ un falso storico. Quella battuta la feci alla vigilia del ritorno con la Stella Rossa. Dissi esattamente: “Se non passiamo per questa partita siamo dei coglioni.
A Napoli cambio molto più che a Madrid? La spiegazione è semplice: qui ho un gruppo di giocatori più livellato, e poi non cambio per il gusto di cambiare ma per far sentire tutti parte del progetto. Alla lunga paga. Al Real allenavo giocatori come Ronaldo, Benzema, Bale, Sergio Ramos, Alonso, Di Maria, troppa differenza tra loro e le seconde linee potenziali. Certo, avevo anche il giovane Morata. Che è un ottimo attaccante.
Tornare a Roma da allenatore? No, dopo Napoli smetto (ride, ndr). Allenerò no al giorno in cui capirò di non divertirmi più. La mattina che mi sveglio triste perché devo andare al campo, beh, allora ne, chiuso.
Con De Laurentiis ci sentiamo due volte a settimana, di solito. Si informa, è giusto che lo faccia. Vuole sapere, domanda. Gli ho detto che se un giorno mi fa la formazione io gli organizzo il cast per un film. Prendo De Niro, Ryan Gosling, Di Caprio, Bradley Cooper, Chris Payne e la nostra amica Zoe Saldana.
Mercato? Lobotka lo trattammo l’estate scorsa quando rischiavamo di perdere Fabian Ruiz per via della clausola. Barella è forte, Lozano mi piace da morire. Ma adesso mi tengo la mia squadra, che è un’ottima squadra. Si riparte con La Lazio e le due partite col Milan. Abbiamo il dovere di tener botta per mantenere vivo il campionato. La squadra non ha ancora dato il 100 per cento. Fabian non l’ha dato, come lui Milik e Zielinski.
In campionato proveremo fino in fondo ma se vincerà la Juve non sarà una grande novità. O sbaglio? Qui a Napoli De Laurentiis ha fatto un grande lavoro. Cristiano, il nostro Cristiano (Giuntoli, ndr) ha fatto i miracoli”.