Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, dopo la vittoria contro la Lazio è intervenuto al microfono di Sky Sport
“Il campionato è molto importante. Abbiamo una rosa tale da gestire benissimo tutte e tre le competizioni e questi giocatori lo stanno dimostrando. Avevamo parecchie assenze, eppure sembrava non mancasse nessuno. Oggi abbiamo fatto molto bene, soprattutto nel primo tempo. Ci sono stati anche momenti di difficoltà che potevamo gestire meglio, ma abbiamo mostrato grande qualità”.
Milik somiglia a qualche attaccante che ha allenato? “Milik è Milik, può migliorare solo con la continuità che ha in questo momento. E’ stato fermo per un po’, era inevitabile aspettarlo un po’, ora il suo rendimento è di altissimo livello. Soprattutto a livello fisico abbiamo fatto lavori di reattività per lui, per dargli forza nelle gambe. Quando un giocatore resta fuori due anni è normale che all’inizio non trovi i tempi d’attacco, serviva solo tempo e pazienza”.
Su Fabian: “Ha giocato molto sul centrosinistra, mentre nelle ultime partite l’ho schierato centrale. Vede bene il gioco, non ha preoccupazione quand’è sotto pressione. Ma soprattutto si inserisce velocemente e crea superiorità. E’ veramente un grande grande centrocampista, moderno”.
Si deve preoccupare Hamsik? “Non si deve preoccupare nessuno perché andremo avanti con questa linea. Visto che c’è un ottimo rendimento non ci sarà una squadra titolare”.
Sul paragone con Sacchi: “Non voglio essere paragonato a lui, che resta una leggenda per come ha innovato il calcio italiano. Io cerco di adattarmi. Il Napoli ha tanta qualità, ultimamente ho spesso detto che si può fare di più e ho ragione, stasera l’abbiamo dimostrato”.
E’ Meret il titolare del Napoli? Sono molto contento di tutti e tre, hanno fatto bene quando sono stati impegnati. Non avete mai notato l’errore di un portiere nelle partite che abbiamo fatto. Da un lato c’è gioventù e talento, dall’altra esperienza e personalità. Meret può crescere anche grazie all’esperienza di Ospina e Karnezis”.
Su Callejon: “La nuova posizione limita un po’ il suo inserimento, a cui era abituato nel 4-3-3. Ora gioca un po’ più aperto, lo facciamo sia con lui che col terzino sinistro per sfruttare l’ampiezza del campo. Oggi c’erano Mertens e Zielinski. Non può attaccare lo spazio dietro l’esterno. Ma al di là dei gol fatti rimane un giocatore molto bravo e tatticamente utile”.
Cosa dici alla squadra nello spogliatoio per la corsa alla Juve? “Non ci poniamo obiettivi a lungo termine. Ora pensiamo al Milan, siamo con la testa lì. Vedremo cosa accadrà”.