In questi giorni si è tenuta la finale del Winter Split degli Amazon University eSports, che si è tenuta in ciascuno dei paesi organizzatori.
Solo in Italia hanno preso parte alla prima parte dei Winter Split oltre 40 Università. Ed ora si conoscono anche i vincitori:
- I Cavalieri di Trieste (Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio”) per League of Legends;
- Bulat (LUISS “Guido Carli”) per Legends of Runeterra;
- per Clash Royale il vincitore è ItsRob (Università degli Studi di Torino);
- infine, i vincitori per Rainbow Six Siege sono la Squadra Umile (Università degli Studi di Roma ”Tor Vergata”).
Tra gli sponsor della Winter Season ci sono Riot Games, Intel e Logitech che consolida il supporto al mondo eSport. Ora ha inizio la Spring Season della competizione, che vedrà anche alcune modifiche nei titoli che si giocheranno. Rainbow Six Siege sarà rimosso ed al suo posto ci saranno Brawl Stars e Rocket League (oltre agli altri tre già citati nella lista dei vincitori della Winter Season).
Le iscrizioni sono cominciate il 5 febbraio e la Spring Season terminerà il 6 maggio, con le finals. I Team che si aggiudicheranno la vittoria nelle finali universitarie delle varie nazioni, poi, rappresentarenno la propria nazione nel Campionato Europeo. In questo Campionato si affronteranno i team di ben 900 Università e dei 16 paesi europei che si sono qualificati.
Il rinnovo della UEMasters
Il Campionato Europeo (UEMasters, appunto) si è rinnovato in questa edizione del 2021 per permettere a più paesi e regioni di unirsi al progetto. Il formato include una European League tra i team vincenti del Winter Split; in particolare, per l’Italia i due team migliori di League of Legends delle Winter Season entreranno in questa lega e potranno competere con le migliori Università d’Europa.
Infine, ci sarà anche un’ultima opportunità nel mese di giugno dove un team di ogni paese potrà partecipare alla “Last Chance Qualifier”; si tratta di un mini-torneo che determinerà gli ultimi quattro team che prenderanno parte alle UEMasters Finals.
Fonte: esportsmag.