Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, ha parlato nella conferenza stampa di presentazione della partita contro il Napoli.
“Uscita dai social? Non sono mai stato un seguace dei social. Come sono entrato, sono uscito. Ero a cena a casa, non so neanche di che parlavo e ho detto ‘domani li chiudo’. Lo trovo normale uscire dai social. L’ispirazione di giocare con due centrocampisti viene la mattina, uscire dai social la sera, mi sembra normale. Il clamore mi meraviglia, altro che strategia mondiale e guerra nucleare. Se non torniamo alla normalità, tutto è un problema. Le cose semplici destabilizzano ma la normalità deve essere l’ordine del giorno.
Futuro? E’ semplice, ho visto il Presidente l’altro giorno e come tutti gli anni, visto che adesso abbiamo una bellissima gara domani, poi Udinese e ritorno con l’Atletico Madrid, ci rivedremo per parlare di come sta andando l’annata e del futuro. Non ci sono problemi, sono legato alla Juventus, in quattro anni ci siamo tolti tante soddisfazioni.
Siamo ancora in corsa per il campionato e per la Champions, spiace per la Coppa Italia. Ne abbiamo vinte quattro, una può andare male. In Champions ci sta di perdere 2-0 all’andata, spiace per le reazioni che ci sono state: si erano create aspettative per cui la Juventus doveva andare per vincere 3-0 contro l’Atletico. E’ poco da persone intelligenti, nelle mie 51 gare di Champions abbiamo perso 11 volte, di cui 1 a Berna, 1 a Siviglia dove avevamo già passato il turno. Delle restanti 9, 1 in casa con lo United, 1 a Monaco, le altre tutte contro Barcellona, Real e Atletico, due per una. Sono le tre squadre che nel ranking sono sopra la Juventus. Troveremo uno stadio che spingerà il Napoli per vincere ma lì le partite non finiscono mai e vogliamo vincere la gara.
Riflessioni ne faccio sempre, su futuro immediato e futuro lungo. I social? Non li leggo. Ho sentito in giro, certo, ma sono cascato dal pero: abbiamo giocato con l’Atletico, è vero, facendo un brutto secondo tempo. Poi nel calcio è semplice, una palla fa la differenza, è questione di centimetri. Le critiche sono giuste quando perdi, che siano dettate da un’aspettativa al di là di ogni realtà è sbagliato. In Champions può succedere di tutto: se lunedì all’Atletico si fanno male tre giocatori, avranno più problemi. A noi ne mancavano sei laggiù: Khedira per il problema al cuore, Douglas Costa non ha recuperato, la febbre di Pjanic. La Champions non è il campionato, se perdi sei andato. Vincere è una cosa straordinaria, non è semplice: il Napoli sta facendo tanti punti, la Juve ne ha fatti di più. Il Real ci ha messo undici anni per vincere la Decima.
Chi mi vuole mi prende così: i tifosi allo stadio mi hanno sempre rispettato, dandomi sempre apporto, non posso che ringraziarli. Se a fine partita, magari, non faccio capriole, non so che dire ma io in panchina devo essere un esempio. Altri si comportano in altro modo, io devo essere accettato per quello che sono. Sono infastidito e sono arrabbiato per come abbiamo perso a Madrid il secondo tempo, non con gli altri. Devo essere lucido in quello che vedo e in quello che sarà.
Ronaldo? Sta bene, si è allenato e domani giocherà. Su Khedira non ci sono date di rientro. Douglas Costa spero di recuperarlo per l’Atletico, gli altri sono tutti fuori. Cuadrado è lontano dal rientro, l’unico che possiamo recuperare per l’Atletico è Douglas Costa. Questa gara e i giorni pre Madrid, saranno sfruttati per migliorare la condizione atletica. Quelle di Bonucci e Chiellini miglioreranno, spero ci sia Douglas Costa e Pjanic verrà avanti di condizione. Se passeremo o no, non lo so: sicuramente saremo pronti per la partita.
Ci hanno dato per morti prima di essere eliminati in Champions e da qui le voci sul futuro di Allegri per motivi non veri. Mi dovrò vedere con il Presidente quando vorrà e parleremo come ogni anno e lì decideremo se andare avanti insieme o ognuno per la sua strada. Deciderò, deciderà, decideremo cosa fare il prossimo anno senza nessun problema ma ora dobbiamo essere concentrati sul Napoli, sul campionato ancora da vincere anche se domani è uno spartiacque da vincere. Poi penseremo alla gara di martedì 12 dove ci sarà bisogno di tutti, di uno Stadio che per 95′ dovrà spingere la squadra all’impresa”.