Rilascia le sue dichiarazioni l’allenatore della Juventus, Allegri. Queste le sue parole ai microfoni di SkySport e Mediaset:
“Per noi era importante vincere. È stata la prima partita vinta soffrendo e contro una squadra come il Napoli, che ha qualità importanti. Era importante tornare al successo e su un campo dove non si vinceva da anni. Dobbiamo continuare a lavorare molto e migliorare sia in fase difensiva che offensiva. Mi viene da sorridere perché credo che nelle decisioni arbitrali se cominciamo a protestare diventerebbe un casino. Quando vanno a favore è tutto ok e quando sono contro invece non va bene. Meglio evitare a questo punto. Non alimentiamo casini all’interno del Campionato. Non si può predicare bene e razzolare male.
Ci sono tante cose da migliorare e i ragazzi lo sanno che sono esigente. È stata una partita di sofferenza e finora in tutte le partite di sofferenza non abbiamo mai vinto e stasera invece siamo riusciti a vincere la partita contro una squadra forte.
Perdere non piace a nessuno, a volte bisogna accettare la sconfitta. Se dovessimo fermare tutti gli arbitri che fanno un errore allora resteremmo solo noi ad arbitrare.
L’esultanza deve essere quella del secondo e del terzo gol. Bisogna passare attraverso il sacrificio. Giocare una bella partita vuol dire giocare bene tatticamente e difendere bene tecnicamente. Abbiamo l’impegno della Champions dove cerchiamo di andare avanti il più possibile.
Se non ricordo male, il primo anno che allenai il Milan, anno in cui vinse lo scudetto, erano 24 anni che non vinceva al San Paolo.
La partita è divisa in due fasi, difensiva e offensiva, la cosa difficile è quando sono gli avversari ad avere la palla: bisogna lavorare sulle traiettorie di passaggio, non commettere errori, evitare i tiri.
Stiamo migliorando sulle palle perse, dobbiamo essere più maliziosi quando becchiamo le ripartenze. Nel caso di De Guzman stasera eravamo aperti ed è stato un errore tecnico”.
Allegri: “De Laurentiis critica l’arbitro? Perdere non piace a nessuno, a volte bisogna accettare la sconfitta”
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