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Allegri: “Ci aspetta una grande partita, il Napoli rispecchia le qualità del suo allenatore”

Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Napoli:

 

“Ci aspetta una grande partita, il Napoli rispecchia le qualità del suo allenatore.

Io e Ancelotti siamo molto simili come allenatori, lui ha vinto tutto, la sua carriera parla da sola.

Ieri guardavo il suo palmares ma poi ho smesso perchè ha vinto talmente tanto che forse è meglio che adesso si fermi.

Domani sarà una bellissima partita perchè si affrontano due squadre che negli ultimi anni hanno lottato per lo scudetto, il Napoli sta cambiando rispetto agli ultimi anni, ma ha subito un solo goal nelle ultime 3 partite e ne ha segnati sette.

Domani giocano sicuro Szczesny,Bonucci, Chiellini, Alex Sandro,Pjanic, Matuidi e Ronaldo, il resto si vedrà.

Per noi conta la partita e non la classifica, per loro conta ovviamente di più la classifica, sarà una partita molto fisica.

Dobbiamo migliorare nel trovare Ronaldo, ma questo fa parte del processo di crescita del gruppo.

Dybala? Devo lasciare fuori giocatori importanti, Bernardeschi il più in forma ma è stato fuori due partite.

Come è cambiato il Napoli? È cambiato il modo di stare in campo e il modo in cui difendono, a livello offensivo i movimenti sono gli stessi perchè i giocatori si conoscono, sono cambiati sicuramente i meccanismi difensivi, difendono più bassi.

Napoli vera anti-Juve? Hanno tre punti meno di noi, l’Inter si sta riprendendo e vincendo recupera punti su noi o sul Napoli o su entrambe. Per noi questo campionato è un’altra sfida, dobbiamo fare punti. C’è anche la Champions, serve anche un pizzico di fortuna, il calcio è strano. Noi dobbiamo viaggiare alla nostra classica velocità di crociera in campionato.

Rapporto con Ancelotti? Non ci frequentiamo, però è una persona che trasmette serenità Lo dimostra sempre, quando parla, nei suoi atteggiamenti. Chi vince ha sempre qualcosa, il calcio è fatto di tante sfaccettature. Poi per vincere servono i grandi giocatori, senza non vinci. Tra arrivare secondi e arrivare primi c’è una bella differenza: Carlo è un professore nel gestire situazioni di questo tipo.

 

 

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