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Alfonso De Nicola: “Così cerchiamo di prevenire gli infortuni dei calciatori”

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Il Prof. Alfonso De Nicola, respinsabile dello staff medico della SSC Napoli, è intervenuto al programma “Buongiorno Regione” in onda su RaiTre Campania:

“La prevenzione sugli infortuni è importante perchè permette allo staff tecnico di allenare al meglio un calciatore. Allenamento inteso preparazione alla gara, e non è solo fisico, ma anche tecnico, tattico e mentale
Il grosso del lavoro lo fa lo staff tecnico e noi con la prevenzione diamo la possibilità allo staff tecnico di utilizzare quanti più giorni è possibile un atleta, preparare un atleta per quanti più giorni è possibile.

La prevenzione è soprattutto organizzazione del lavoro, cosa che ci è stata insegnata dal nostro presidente il quale ci ha dato un input importante. Organizzazione è fare ricerca scientifica e capire perchè succedono le cose e prevedere gli infortuni. Un atleta è una macchina di grossa cilindrata che ha delle caratteristiche e dei punti deboli che noi individuiamo e facciamo in modo che questi punti deboli non diventino ancora più deboli.

Noi abbiamo tanti consulenti che, ognuno nel loro campo, ci danno un supporto importante, come ad esempio anche nella dermatologia o la prevenzione cardiovascolare e di altre patologie. Ci affidiamo alla medicina napoletana e alle due Università napoletane con le quali abbiamo rapporti di collaborazione scientifica.

Lavoriamo da anni sulla prevenzione posturale, un aspetto fondamentale per un atleta. Il tutto viene condiviso con i preparatori atletici e lo staff tecnico. Poi lavoriamo sul controllo giornaliero anche su piccoli mal di gola o lievi contratture che possono determinare patologie a lungo andare.

A Napoli sono stati sempre scelti calciatori che si sono considerati atleti, professionisti seri, con uno stile di vita eccezionale attenti al proprio benessere e al proprio fisico e con uno stile di vita buono. Noi parliamo con ragazzi di 22-23 anni ceh hanno una maturità incredibile, molto equilibrati e che agionano come persone di 50 anni che ci seguono e ci danno soddisfazioni.

Ognuno di noi deve saper fare benissimo qualcosa per mettere a disposizione del gruppo le proprie conoscenze”.

 

 

 

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