Alessandro Buongiorno, neo difensore del Napoli, in conferenza stampa al Teatro Tosti di Castel di Sangro: “Non sono mancate le dimostrazioni d’affetto quando sono uscite le prime voci che mi volevano al Napoli”
Faccia pulita, ragazzo di valori, difensore solido, fisico possente altro 1,90, 25 anni, si è laureato in Economia aziendale nel 2023. Quante qualità! Conte l’ha fortemente voluto e lui promette il massimo impegno per la stagione che sta per iniziare.
“Quest’anno mi hanno voluto tante squadre, per il mio percorso sono sempre legato al Torino ma era il momento di fare questo step per la mia crescita. Devo dire che non sono mancate le dimostrazioni d’affetto del Napoli quando sono uscite le prime voci, poi con mister Conte e il ds Manna ho parlato durante l’Europeo, ci siamo sentiti varie volte. Cosa mi ha detto Conte quando ci siamo incontrati al ristorante? Fu un incontro casuale, avevamo un giorno libero ed era il mio compleanno: ero con i miei amici a Torino, ci siamo incontrati per caso ed abbiamo parlato, mi ha spiegato le sue idee e cosa avrebbe voluto fare. Dopo quell’incontro ci siamo sentiti quando ero in Germania, le chiacchierate con lui mi hanno gasato molto e mi hanno fatto sentire importante, mi hanno dato fiducia e non vedo l’ora di ripagarla in campo”
“Sogni? Poter migliorare ancora, crescere tanto, vincere tanto con il Napoli sarebbe un sogno che mi sono prefissato. Posizione e modo di giocare? Ho giocato in tutte le posizioni in questi anni, maggiormente da centrale in una difesa a tre, ma anche braccetto sinistro. Posso giocare ovunque. Forse da centrale rispecchio più le mie caratteristiche, ma non ho problemi”
“L’approccio con il gruppo? Devo dire che le sensazioni iniziali sono positive, c’è un’aria ed un’atmosfera nel gruppo di chi vuole risollevarsi e riscattarsi dopo la scorsa stagione. C’è voglia di tutti di impegnarsi al massimo e dare tutto per cercare di vincere tutte le partite. Da parte mia cerco sempre di dare una mano ai compagni, di essere positivo dentro e fuori dal campo. Sicuramente questo spirito e questa leadership deve venir fuori in ognuno di noi, ognuno di noi deve essere responsabile, deve sacrificarsi per gli altri”
Obiettivi? “Non mi piace fare proclami e parlare troppo, ne ha già parlato il mister. Mi prefiggo l’obiettivo di cercare di dare tutto ogni partita, migliorare lavorando, ci impegniamo tanto durante gli allenamenti. Poi non dobbiamo deludere i tifosi, impossibile non sbagliare mai ma vorrei che fossero consapevoli che stiamo dando tutto quando entriamo in campo, voglio che siano consapevoli che stiamo sudando per questa maglia”
“A chi mi ispiro? “A Sergio Ramos, esprime un’aurea in campo”
“Perchè ho scelto Napoli? “Ho sentito il mister carico e motivato, ci siamo confrontati anche col direttore e il presidente ha fatto investimenti importanti. Io cerco di migliorarmi per cercare di vincere col Napoli”.
“Perchè ho rifiutato la Juve? Tante squadre mi hanno cercato, ho giocato e sono cresciuto nel Torino. Mi sembrava di tradire me stesso. Qui l’affetto della gente si fa sentire, sono stato a Napoli e si poteva toccare con mano la passione della gente per il calcio e la squadra. Sono contento davvero per la scelta fatta”.
“Margini di miglioramento? Ci sono sempre, sto cerando di capire col mister tutti i concetti e i movimenti che vuole. Per farlo vediamo tanti video e ci confrontiamo con i suoi collaboratori. C’è bisogno di tempo per assimilare i concetti, con la voglia si apprende in poco tempo. Il mister è molto chiaro, c’è da crescere, ma siamo sulla strada giusta”.
“Con Conte i centrali segnano spesso? Avere i difensori che fanno gol è importantissimo. Spero di migliorare il mio score dell’anno scorso di 3 gol. Migliorare sulle palle ferme diventa fondamentale, stiamo lavorando su questo aspetto e su tanti altri”.
Conte cura molto la fase difensiva? “Ho dimostrato propensione alla fase difensiva ma con Juric ho lavorato tanto anche sulla fase di possesso, Sono migliorato anche su questo aspetto in questi anni, Bisogna lavorare anche sulla fase difensiva perché come ho detto prima non si smette mai di crescere”.
“Torino-Napoli c’era Conte in tribuna, avrei mai pensato di ritrovarmi qui con lui? In quel momento pensavo a difendere, poi arrivò anche il gol. Io cerco di impegnarmi sempre il più possibile. Se in quel momento mi avessero detto che sarei andato al Napoli avrei fatto quello che ho fatto”.
Se sono pronto a essere il leader della difesa? “Mi sento pronto, ma ognuno deve sentirsi un leader ed essere pronto per sacrificarsi con gli altri. Per quello che posso cercherò di trasmettere questa cosa. La cosa più bella che mi può succedere è sapere che nei momenti di difficoltà ci sono i compagni che possono aiutarti. Questo porta ad un unione di gruppo che porta a risultati migliori”.
“Quanto ha pesato Conte sulla mia scelta rispetto all’Inter che mi voleva? “Per queste cose lascio fare al mio agente, io sono stato subito contento di essere contattato dal Napoli e aver parlato col direttore. Sono molto contento della scelta fatta”.
“Se penso di continuare sulla scia di Kim? Non mi piace di fare paragoni, spero di essere un giocatore importante per il Napoli come lo è stato lui. Io cerco di aiutare la squadra, spero di fare assolutamente bene e mi impegnerò al massimo per farlo”.
Quale attaccante mi ha creato più difficoltà? “Sicuramente Victor è stato ostico, sappiamo tutti la sua velocità ed è stato difficile da marcare. Marcando a uomo con Lukaku è stato molto difficile perché è molto grosso. Ci sono tanti attaccanti forti ed è sempre difficile, la cosa che cambia è quello di studiare molto e osservare molto i loro movimenti e il modo in cui i compagni gli servono i palloni”.