Raul Albiol, ex difensore del Napoli ora al Villareal, ha parlato ai microfoni di Las Provincias della sua avventura in azzurro.
“A Napoli stavo molto bene, ci arrivai nell’estate del 2013, dopo che con il Real Madrid non era finita nel migliore dei modi. Benitez mi volle e mi accolse benissimo e i tifosi mi hanno riempito di affetto. E quando battemmo la Juventus trovammo in aeroporto cinquemila persone a far festa.
Quella notte, dopo la vittoria di Torino, ci vollero tre ore per uscire da Capodichino in pullman ed arrivare sino a Castel Volturno, il nostro Centro Sportivo, scortati da automobili e moto. E’ meraviglioso sapere di averli resi felici vincendo la Coppa Italia contro la Fiorentina e la Super Coppa con la Juventus, a Doha. Napoli è passionale, ti prende, quando esci di casa non fai un passo, è splendido ripensarci.
Con Sarri mi sono divertito, perché è simpatico anche come persona. Sono stati tre anni fantastici, mi ha fatto vedere le partite in modo diverso, come prima non mi capitava. Per personalità, lo paragonerei ad Aragones, peccato sia arrivato tardi nel calcio che conta. Ma era ironico, pronto a scherzare: andammo a giocare a Madrid, al Bernabeu, viaggiammo di indivisa con un abito elegante e lui si presentò come sempre in tuta e cominciò a prenderci in giro: sembrate studenti universitari che se la fanno sotto per l’esame.
Il mio futuro so già quale sarà, in panchina: ho conosciuto e lavorato con grandi allenatori, in Italia ho imparato la tattica ma proverò ad essere come Sarri.
Aspetto che le condizioni lo consentano, perché devo tornare da turista in Italia. Lo farò quanto prima, perché ho lasciato tanti amici a Napoli e con loro, con quella gente, il legame è molto forte”.