Demetrio Albertini è stato centrocampista del Milan e della nazionale italiana ed anche vice presidente della Federcalcio per sette anni. Dopo aver perso le elezioni, vinte poi da Tavecchio, per diventare Presidente della FIGC, ha staccato la spina pur rimanendo un grande tifoso di calcio.
In una intervista alla Gazzetta dello Sport è intervenuto sulla vicenda delle intercettazioni di Lotito. Queste le sue parole sul presidente biancoceleste:
“Lotito è irritante. Ma tutto questo non mi stupisce. È una situazione imbarazzante, che può minare l’entusiasmo e la passione dei tifosi. Io sono rimasto fuori da tutto, ma non mi dimetterò mai dall’essere un tifoso. Premetto di non essere in campagna elettorale. Tuttavia, se guardo alla Federazione, noto che ogni giorno c’è qualcosa da discutere, e non in senso positivo. Lotito ha perso la delega alle riforme? Questa è la conseguenza di comportamenti non idonei al ruolo. Alcuni presidenti sono lontani dalla gente che ama il calcio. Girando per strada percepisci la diffidenza dei tifosi: sospettano che ci sia sempre qualcuno che voglia fare i propri interessi”.
Parole dure quelle dell’ex centrocampista della nazionale che poi è intervenuto anche sul cammino in Europa delle italiane e sulla Serie A:
“La Juventus la pongo sotto le favorite, il suo posto è quello, tra le prime otto. Poi nella fase eliminatoria può succedere di tutto. Mi rifiuto di pensare che la miglior squadra italiana non possa nemmeno ambire a vincere la Champions. In Serie A va messo in evidenza il gran lavoro di società come Empoli e Sassuolo per una questione di meritocrazia sportiva e gestionale. Ad alto livello, Juventus, Roma e Napoli sono le società che hanno focalizzato meglio la programmazione sportiva: c’è sempre un senso nelle loro scelte. A gennaio l’Inter ha fatto acquisti importanti, l’arrivo di Mancini è servito per far crescere le ambizioni nerazzurre, al Milan invece manca un progetto”.
Albertini: “Lotito? Imbarazzante. Napoli esempio di programmazione”
di
Pubblicato il