Eugenio Albarella ha parlato ai microfoni di Radio Marte.
“Il Napoli ha sfruttato l’opportunità per oliare automatismi degli anni precedenti. I carichi di allenamenti sono stati piuttosto alti. Partenza forte e calo? No, sono luoghi comuni che non c’entrano niente. Sento addirittura parlare di acido lattico, che viene smaltito in 24 ore al massimo. Il Napoli riesce ad esprimere grandi prestazioni già da ora perchè il gruppo si conosce bene, sa cosa vuole. La cosa che mi ha colpito di più è la rapidità di esecuzione, dovuto alla ripetizione maniacale che ha meccanizzato gli schemi.
Il calendario? Il Napoli inizia con una neopromossa che ha tutta la voglia di ripartire bene in Serie A, per di più in casa propria. Ma gli azzurri hanno la forza di vincere. Mario Rui? Ha la fortuna di riprendere l’abbecedario del suo maestro di Empoli. Da parte sua deve inserirsi in un calcio che già conosce, che può abbattere i tempi di inserimento.
Tecnici italiani alla guida delle prime cinque squadre di Serie A. Al di là del riconoscimento di una scuola che si è sempre fatta riconoscere a livello mondiale, è il campionato di calcio italiano che è molto tattico. Non mi stupisce che si ricorra ad allenatori italiani.
Sarri, da buon capitano ha cercato di scemare le tensioni quando si parla di scudetto. Il Napoli ha oggi la consapevolezza di essere una squadra importante che può ambire a grandi cose, ma vincere è un’altra cosa. Io metto avanti a tutte ancora la Juventus che ha dimostrato di saper vincere anche cambiando pelle”.
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