La sensazione è che a questo Napoli manchi la personalità, specialmente nelle partite che contano
Non è la prima partita importante che quest’anno è stata steccata dagli azzurri, a Torino con la Juventus ad esempio dopo 20 minuti ben giocati il Napoli è uscito quasi dal campo lasciando totalmente l’iniziativa ai bianconeri che ne hanno poi approfittato.
L’esempio più lampante è stato però quello di Liverpool, lì ci si aspettava tutto un altro Napoli, si giocava la possibilità di andare agli ottavi di finale di Champions e bastava non perdere, o quantomeno si poteva perdere con un risultato differente.
Anche in quell’occasione il Napoli era parso quasi spento, passivo, succube dell’avversario che dominò per tutta la gara e alla fine quell’1-0 gli stava anche stretto.
Probabilmente a questa squadra manca un leader in campo, manca un giocatore in grado di mettersi la squadra sulle spalle per provare a trascinarla nei momenti di difficoltà.
Questo giocatore non può essere di certo Insigne, uno dei primi a scomparire e a sembrare futile in questo tipo di partite.
Al Napoli non manca di certo la qualità, ma l’incisività, quella si, manca un giocatore che abbia il cambio passo in grado di spaccarti una partita, manca quel giocatore che quando gli spazi sono chiusi riesce a trovare sempre il varco giusto per scardinare la difesa avversaria, un giocatore alla Douglas Costa, tanto per fare un nome.
Ci ha provato Ounas ieri, ma non ci è riuscito più di tanto, è stato però forse quello che più di tutti ha messo in difficoltà Donnarumma con il suo tiro da fuori, il ragazzo ha delle qualità, ma è ancora troppo acerbo per poter essere lui a decidere questo tipo di partite.
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