Il presidente dell’AIC (Assocalciatori) , Umberto Calcagno, ha parlato così ai microfoni di RadioKissKissNapoli. Le sue dichiarazioni.
“Rivedere il calendario a livello internazionale credo ormai sia un’ esigenza richiesta da tutti: se da un lato è giusto salvaguardare gli aspetti economici, dobbiamo certamente tutelare per prima cosa quelli sportivi. L’80% dei top player, che giocano le coppe e in nazionale, nell’ultimo anno e mezzo hanno giocato quasi tutte le partite con meno di cinque giorni di riposo tra una e l’altra, sobbarcandosi a volte viaggi intercontinentali”. Riguardo la decisione della Uefa di togliere l’obbligo internazionale dei tamponi rapidi per tutti i calciatori vaccinati o già guariti dal Covid, Calcagno ha ribadito che “il protocollo Figc non prevede tamponi per le competizioni nazionali ma dobbiamo sottostare ad eventuali norme governative interne cui non possiamo derogare. L’auspicio è che, anche grazie ai vaccini, la situazione a livello internazionale possa migliorare. A proposito – ha concluso il presidente dell’Aic – i professionisti che non sono ancora vaccinati sono molto pochi; se la percentuale di vaccinati in Italia fosse quella del mondo del calcio saremmo un passo avanti rispetto a tutti gli altri Paesi”.