Serie A

AIA, Rocchi resta designatore di Serie A e Serie B

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Il Comitato Nazionale dell’AIA ha stabilito che Gianluca Rocchi resta il designatore degli arbitri di Serie A e Serie B.

A tal proposito, Rocchi si è espresso così:

“Poter continuare il lavoro che avevo iniziato non era scontato. Cercherò di mettere a frutto le esperienze della stagione appena conclusa. Era il mio primo anno da organo tecnico, ho commesso sicuramente qualche errore che, con più esperienza, spero di non ripetere. Ringrazio il mio vecchio gruppo di lavoro e sono contento che la squadra sia stata rinnovata con gli inserimenti di due figure quali Messina e Gava. Farò il tifo per Orsato e la sua squadra che parteciperanno al mondiale. Saranno un traino per tutti noi.

Il Comitato Nazionale dell’AIA, inoltre, ha nominato: Maurizio Ciampi come responsabile CAN C; Alessandro Pizzi responsabile CAN D; Matteo Simone Trefoloni come Responsabile del Settore Tecnico Arbitrale. Alfredo Trentalange, presidente dell’AIA, ha commentato il tutto con le seguenti parole:

L’obiettivo è quello di parlare tutti la stessa lingua ed avere i medesimi obiettivi, condividendoli con gli altri. Questa è una giornata importante perché gli organi tecnici, nuovi e riconfermati, assumono a pieno titolo e con grande responsabilità quello che sarà l’andamento della prossima stagione. Ci sono stati alcuni cambiamenti e abbiamo effettuato un’analisi di quello che si può fare meglio. Desideriamo rivolgere un grande ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato. Consideriamo estremamente importante il fatto che gli organi tecnici lavorino in squadra.

Sarà una stagione complicata e anomala, ma siamo sicuri che l’Aia sia in mano a persone qualificate. Siamo una squadra in cui cerchiamo, ognuno nelle proprie competenza, di dare fiducia ai ragazzi. Sappiamo di essere formatori, oltre che selezionatori, e quindi di avere tutti una grande responsabilità. Il futuro è fatto di condivisione.

Dobbiamo essere uniti e tutti seguire le stesse linee guida, da Orsato che ci rappresenterà ai Mondiali all’arbitro dell’ultimo corso. Per essere ricercatori bisogna studiare, allenarsi, aprire canali di comunicazione ed avere un comportamento ineccepibile. In campo bisogna scendere liberi, a mente sgombra, seguendo le indicazioni del proprio Organo Tecnico.

 

fonte: Calcio&Finanza.

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