A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Andrea Agostinelli, ex allenatore del Napoli ed ex calciatore della Lazio. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Tante critiche per il secondo tempo del Napoli contro la Lazio, soprattutto al centrocampo degli azzurri. Il problema, però, non era solo in mezzo al campo…
“Sarebbe riduttivo. Non c’è stata una reazione importante contro una Lazio in ripresa rispetto alle prime uscite. Il Napoli doveva far di più, non c’è dubbio”
Cosa crede non abbia funzionato tra gli azzurri?
“La scarsa incisività sotto porta può essere comprensibile. Ciò che non mi è piaciuto è stata la reazione nel secondo tempo, quando la Lazio ha controllato fin troppo bene la gara”
Garcia ha detto che, quando non si può vincere, è importante non perdere: non crede possa trattarsi di un approccio che rischia di mettere in pericolo un’identità che a Napoli continua da Sarri sino a Spalletti?
“Nelle parole è facile tradurre quanto detto da Garcia, nel campo sicuramente meno. Come si fa a pensare di potersi accontentare dopo lo scorso campionato? Quello di cui sono convinto, infatti, è che il Napoli debba puntare a vincere ogni partita. Tuttavia, ci sono dei momenti di una partita in cui la squadra avversaria ti mette in difficoltà. In quei frangenti è importante saper soffrire, senza accontentarsi di un pareggio”
Cosa l’ha preoccupata maggiormente della prestazione dei partenopei?
“La mia preoccupazione è che ci si aspetti il Napoli dello scorso anno, capace di godere di venti punti di vantaggio già nel girone d’andata e di dominare ogni avversario. Seguendo questo criterio troveremmo sempre dei difetti… Il Napoli, sabato, ha affrontato la seconda classificata dello scorso campionato e che l’aveva messo in difficoltà già nell’ultima partita. Non bisogna fare drammi, il Napoli si giocherà il campionato. D’altronde, l’avevo detto già in estate: il vero problema, per l’erede di Spalletti, sarebbe stato quello di ereditare un Napoli campione”
Come giudica il mercato del Napoli?
“La squadra non è stata indebolita. Ciò che sarà fondamentale sarà la continuità dei calciatori protagonisti dello scorso campionato. Se gli azzurri confermeranno le prestazioni viste i mesi scorsi, state certi che il Napoli potrà ancora lottare per il titolo”
Evidenti anche i meriti della Lazio di Maurizio Sarri?
“Sappiamo quanto sia valido, soprattutto tatticamente, Maurizio Sarri. Nelle prime due gare i biancocelesti non avevano convinto, ma era chiaro che una squadra qualificata seconda nella passata stagione non poteva essere quella vista nell’inizio di campionato. Resto con vinto che la Lazio, dunque, lotterà per l’Europa, forte di valori tecnici e di un mercato che ritengo soddisfacente”
Come giudica i primi minuti di Lindstrom in maglia azzurra?
“Lindstrom è un calciatore che, a mio parere, può esprimersi al meglio sulla trequarti. Può essere adattato sulla fascia, ma è la trequarti il suo habitat. Tuttavia, su Lozano se ne sono dette tante. Il messicano ha deluso in virtù dell’investimento che venne fatto, ma non si può criticare il suo apporto. Soprattutto, non si può dire abbia fatto male”
Perché Natan non ha ancora esordito?
“Non saprei, bisognerebbe essere dentro certe situazioni. Potrebbe essere un normale periodo di adattamento. Soprattutto, non vorrei che l’allenatore fosse deluso dal calciatore brasiliano…”
Secondo Bruno Giordano “Un Napoli troppo brutto per essere vero”, è d’accordo?
“Assolutamente, è quel che può succedere quando si incappa in una giornata storta. Tutto passa attraverso le prestazioni di sei o sette giocatori, considerati chiave. Se qualcuno di loro delude, e si affronta una squadra di assoluto valore come la Lazio, la sconfitta è del tutto preventivabile”.