Gli Agenti dei Calciatori
L’Agente di Calciatore, fino al 2001, noto con il nome di “procuratore sportivo”, è una particolare figura professione ideata dalla Federazione Internazionale del Calcio –FIFA– per pianificare il lavoro di chi si occupa dei trasferimenti dei calciatori all’interno di
una federazione nazionale o da una federazione nazionale all’altra. Le competenze dell’Agente di calciatori, nel football moderno, non sono più limitate all’assistenza contrattualistica del rapporto lavorativo tra calciatore e società, ma spaziano nel procacciamento di affari, nella gestione dei diritti d’immagine, nella comunicazione, nella ricerca di nuovi talenti, nell’organizzazione di stage ed eventi sportivi e, novità importante, nell’assistenza alle società calcistiche nelle trattative di mercato, attività queste che devono essere esercitate nel rispetto della vigente normativa e con criteri di correttezza e lealtà sportiva.
In base a quanto riportato dal sito ufficiale FIGC, per diventare agente dei calciatori, è necessario essere iscritti all’Albo di Agenti dei calciatori. Quindi, per il rilascio della licenza di “Agente di Calciatori” è obbligatorio sostenere una prova d’idoneità. Ogni anno, a marzo e settembre, il prossimo esame è previsto per il 26/09/2013, la F.I.F.A. fissa la sessione di esami per l’ammissione all’Albo, presso la sede romana della F.I.G.C.
L’Italia ha il primato europeo per numero di agenti, circa un migliaio, quasi il doppio rispetto all’Inghilterra e superiore a quelli registrati in Brasile ed Argentina messi assieme. In base alla nuova regolamentazione, oltre che nel nostro Paese, l’agente opera a livello internazionale, sotto l’egida della Fifa.
La concorrenza è alta e quindi, il mestiere dell’agente, è uno di quelli che va continuamente reinventato.Per farlo occorre senso etico, estrema professionalità e conoscenza della materia giuridico sportiva, e tanta “malizia”. Massima disponibilità con tutti gli addetti ai lavori (in alcuni casi si arriva quasi al servilismo!), ed uno spirito di sacrificio che vuol dire tenere aperto il proprio ufficio – alias il cellulare – h24 e vivere sempre con la valigia pronta.
La prima cosa che deve viaggiare, però, è la mente e la fantasia. Cercare di intuire in anticipo sui tempi le potenzialità di un nuovo mercato lontano, capire le potenzialità di un ragazzino, strappandolo alla concorrenza agguerrita, tra l’altro la normativa ha abbassato l’età per chiedere l’assistenza dell’agente. La norma parla di 16 anni, con mandato in forma di scrittura privata, firmato dai genitori del ragazzo.
Allo stato attuale, appare fondamentale, e se ne parla sempre con maggiore insistenza, una nuova regolamentazione in merito all’attività degli agenti dei calciatori.
La FIFA sarebbe, infatti, intenzionata a rivoluzionare il mercato dei trasferimenti, basato sempre di più sull’intervento di agenti che, come abbiamo detto, operano anche negli interessi dei clubs. In effetti, da una ricerca commissionata dalla Fifa nel 2012, risulterebbero pagate, talvolta, commissioni anche al 28-30% del prezzo di trasferimento, per quanto concerne gli accordi internazionali tra clubs. Cifre senz’altro spropositate ma che i clubs sono spesso “costretti” a dover sborsare al fine di assicurarsi le prestazioni del nuovo talento emergente di turno.
In alcuni casi, come apparso di recente ed oggetto di indagini da parte della Guardia Di Finanza, tali operazioni sono volte anche al fine di evadere ed eludere le tasse, portando vantaggi sia agli agenti che alle società che agli stessi calciatori, attraverso triangolazioni e creazioni di società in paradisi fiscali. Per evitare il dilagare dell’attività di tali soggetti intermediari, la FIFA ha in mente di creare una sorta di piattaforma ( “Global Player Exchange”) mediante la quale mettere direttamente in contatto venditori ed acquirenti. Si tratterebbe, in sostanza, di un enorme database nel quale far confluire tutte le informazioni necessarie per permettere una interazione diretta tra i clubs. Ciò rappresenterebbe un significativo passo in avanti all’insegna della trasparenza, tenuto conto degli importanti risultati già ottenuti da un paio di anni a seguito dell’introduzione del TMS (Transfer Matching System) per autorizzare i transfer internazionali. Il sistema progettato dalla FIFA ambirebbe a contenere informazioni tecniche relative a 400 mila giocatori e 5000 società, con l’intento anche di abbattere i costi e permettere un agevole ed efficace servizio di “scouting”.
Il business dei trasferimenti internazionali merita una grande attenzione da parte degli organi di governo del calcio, soprattutto alla luce degli ultimi dati statistici forniti che parlano di oltre 11.500 transazioni registrate nel solo 2012 con un volume di affari stimato attorno ai 3 miliardi di dollari! In attesa di capire quali saranno i prossimi sviluppi, non possiamo che constatare il sempre maggiore interesse verso una razionalizzazione dei costi complessivi che ruotano attorno al mondo del pallone. Non soltanto un abbattimento delle spese attraverso l’introduzione del financial fair play a livello UEFA, ma ora anche la possibile introduzione di maggiori criteri di trasparenza nell’attività degli agenti.
La crisi economica è presente ormai in tutti i settori dell’economia e il mondo del calcio non può permettersi di stare a guardare senza adottare le misure più opportune per il proprio futuro.
Brando Direttore
Dottore Commercialista