A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto Alberto Fontana, agente di Montipò.
“Domenica di serenità per Montipò? Ipotizzo di no però non ci sono partite tanto più semplici di altre. Sicuramente la gara contro il Napoli richiede maggiore concentrazione. Il Verona era partito con un obiettivo, in pratica raggiunto a febbraio. Ora c’è un momento di attesa. Se i giocatori hanno un click e capiscono di poter puntare a un piazzamento europeo può essere una partita divertente di base. Secondo me sarà una grande gara di calcio.
Il Verona è formato da calciatori che possono avere mercato come Caprari, Barak, Simeone, Montipò, Casale tra gli altri. Sono giocatori che hanno voglia di mettersi in mostra e fare bene, nelle partite importanti la vetrina è maggiore. Ovviamente l’altra squadra si sta giocando lo Scudetto, quando leggo che dopo la sconfitta contro il Milan il Napoli è fuori mi viene da ridere. Tutte le squadre davanti hanno mostrato debolezze, i giochi sono aperti da qui alla fine.
Aver portato 3 giocatori in doppia cifra fa paura. Quando il Verona ha palla porta tantissimi giocatori nell’area avversaria per creare situazione. La squadra è molto serena e c’è una situazione psicofisica ottimale. Fossi in Spalletti sarei moderatamente preoccupato. I rientri di Anguissa e Lozano sono importanti. Anguissa in particolare dà molto equilibrio alla squadra, sarà importante nel finale di stagione. In caso di bottino pieno a Verona il Napoli si rilancerebbe in chiave Scudetto.
Bolle qualcosa in pentola per Montipò? L’anno scorso purtroppo è retrocesso e ha subito tanti gol. Io avevo aspettato Montipò fuori dall’Allianz Stadium e l’ho accompagnato in macchina, poi se penso che sono retrocessi con il Benevento non sembra vero. Verona è stato un modo per rimettersi in pista, il sogno di tutti è sempre quello di salire di palcoscenico ma credo che il ragazzo debba completare il suo percorso quest’anno e poi vediamo. Credo ci saranno interessamenti: se uno fa così bene e ha quest’età mi stupirebbe il contrario.
Mio figlio Tommaso ha fatto tutto il settore giovanile al Torino, è un buon portiere ma è 1,80 m quindi non è così alto. E’ il suo secondo mestiere. Montipò al posto di Ospina nel Napoli? Il calcio di oggi con così tante partite – e il Napoli fa 3 competizioni – richiede 2 portieri forti. Io ho fatto tanti anni il secondo e i dualismi non mi sono mai piaciuti. Ma potrebbe essere un’idea, al Napoli non si può dire di no”.