Mentre tutto il movimento del calcio italiano si indigna per gli adesivi a stampo antisemita dei tifosi della Lazio, gli Irriducibili non ci stanno.
Dieci ultras, rei di aver affisso adesivi antisemiti nella Curva Sud dell’Olimpico in occasione di Lazio-Cagliari, sono stati identificati dalla Digos grazie alle immagini del sistema a circuito chiuso dell’Impianto. Un’informativa sarà inviata in Procura dove un fascicolo è già stato aperto per istigazione all’odio razziale, gli ultras, già con precedenti, rischiano una denuncia ed un Daspo fino ad 8 anni. Dopo l’episodio si è mossa la FIGC con un’iniziativa che porterà alla lettura, nel prossimo turno di campionato, di un passo del Diario di Anna Frank sui campi di tutte le categorie, dalla Serie A fino ai dilettanti e le giovanili. Ma la Federazione non è l’unica ad essersi mossa dopo l’evento ed il conseguente scossone mediatico.
Il gruppo più importante del tifo organizzato della Lazio ha infatti ritenuto ingiustificato il clamore destato da questi atti, ritenuti semplicemente di scherno e di sfottò in quanto, secondo loro, da sentenza di tribunale non è reato apostrofare un tifoso avversario accusandolo di appartenere ad un’altra religione. Gli Irriducibili hanno quindi affidato la loro risposta al seguente comunicato:
“Si tratta di scherno e sfottò da parte di qualche ragazzo forse, perché in questo ambito dovrebbe essere collocata questa cosa, anche in virtù del fatto che, come da sentenza di tribunale, non è reato apostrofare un tifoso avversario accusandolo di appartenere ad altra religione. Ma evidentemente nemmeno la Figc se ne ricorda se è vero che hanno aperto un’inchiesta. Rimaniamo stupiti da questo clamore mediatico. Esistono altri ‘casi’ che meriterebbero le aperture dei telegiornali e ampie pagine di giornale. Non ci dissociamo da ciò che non abbiamo fatto. Ci meravigliamo che queste, che vengono considerate offese, insulti o chissà che altro, quando però arrivano nei nostri confronti non scandalizzino nessuno. Gli stessi adesivi ce li ritroviamo anche nella nostra curva, ma non stiamo di certo a piagnucolare perché nessuno s’indigna per questo. Noi siamo della Lazio e non si piange! Tutto deve rimanere nell’ambito del ‘nulla’. Sono manovre per colpire la Lazio, che si sta affermando come una tra le migliori realtà di questo campionato, e i suoi tifosi che invece tanto stanno provando a fare, con molteplici iniziative di cui nessuno ne parla”.