Il tecnico bianconero è tornato all’attacco durante l’intervista con Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, sulla Rai. Oggi Adani ha replicato a Radio DeeJay.
“Con l’allenatore della Juve – ha detto – l’argomento non poteva essere soltanto il pareggio con l’Inter, ma doveva essere un argomento un po’ più profondo, come tornare sulla partita con l’Ajax e in generale il cammino in Champions. Se uno parte in un modo e da solo senza che nessuno più lo interrompa, finisce quasi a blaterare, la colpa non è di nessuno.
Credo che nel momento in cui hai un ruolo così importante devi saper avere un argomento e un contraddittorio adeguato, poi puoi spostarlo dove meglio credi. Quando esci da una doppia partita come con l’Ajax e gli argomenti sono che per esempio nella gara d’andata dovevi far ammonire i due centrali e prendere il rigore, e nel ritorno che le grandi partite le vincono i grandi giocatori quando l’Ajax ha un decimo della tua forza, non mi sembrano tanto argomenti per giustificare il tuo cammino.
Questi sono gli argomenti di Allegri. Io poi ho tutte le mie valutazioni, i miei dati, le mie ricerche. Perché non è detto che un analista debba essere un allenatore, come me che ho fatto un altro percorso. Ma di certo un bravo allenatore deve essere un grande analista. Sennò come puoi costruire una strategia e la Juve non chiede di vincere scudetti perché se prendi Ronaldo non lo fai per vincere contro il Chievo, lo prendi per importi in Europa.
Se lo incontro lo saluto? Beh lui è stato maleducato, scortese e arrogante, ma io non porto rancore, ci mancherebbe che non lo salutassi. Penso che con il dire ‘Tu che non hai vinto gli scudetti non puoi parlare’ manchi di rispetto non solo a me, ma a tutti quelli che vanno allo stadio, pagano l’abbonamento, a tutti. Poi è la seconda conversazione che finisce con me togliendosi il microfono. Devi saper tenere una conversazione, anche con domanda libera”.