Editoriale

Acerbi-Juan Jesus: Sussurri e urla nel silenzio

Acerbi-Juan Jesus: Sussurri e urla  nel silenzio

I sussurri( vigliacchi) sono ammessi. Liberi tutti.

Si potrà mormorare qualsiasi cosa nelle orecchie del proprio avversario, avendo cura che ci sia debita distanza dagli altri:

Minacce, insulti razzisti, male parole e bestemmie, come complimenti, fa lo stesso.

Non serve mettere le mani( in quelle pose parecchio ridicole) davanti la bocca,

basta bisbigliare e non essere a favore di telecamere.

Le urla nel silenzio sono quelle di Juan che se le avesse rivolte alla luna avrebbe avuto più attenzione.

Urla di dolore e frustrazione, sprecate dall’ipocrisia e dall’ingiustizia.

La sentenza del giudice sportivo è più scivolosa dell’asfalto coperto di smog dopo la prima pioggia.

In lontananza si sente lo stridore delle unghie sui vetri del tecnicismo giuridico.

In mezzo la confusione nella testa degli appassionati che monta e tracima.

Ci sarebbe da annoiarsi,  per la banalità del male di un sistema illogico ma non possiamo consentircelo, perché dobbiamo indignarci.

È un nostro dovere.

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