Il presidente del Napoli è proprio così come lo si vede, tanto nelle esternazioni relative al calcio quanto nella vita. E’ stato infatti autore di un altro episodio che ha visto sfogare le sue ire contro gli agenti della polizia di Capodichino l’11 luglio scorso in partenza per Verona nel giorno del ritiro Stando infatti ad un comunicato diramato da il Mattino.it, il segretario del sindacato lavoratori della polizia (Silp-Cgil) Michele Zurillo ha parlato di “arroganza e protervia” per il comportamento tenuto all’ aeroporto di Capodichino l’11 luglio scorso al momento dell’ imbarco sul volo per Verona da parte del patron. «A De Laurentiis, al suo staff ed ai suoi parenti – afferma il segretario del Silp-Cgil – composto da ben 18 membri, è stato consentito di imbarcarsi attraverso il varco riservato agli equipaggi aerei».
«Il presidente del Calcio Napoli – continua il sindacalista – ha avuto l’arroganza e la protervia di pretendere che la polizia dello scalo aereo di Capodichino trasportasse i suoi bagagli. Al rifiuto manifestato, ha richiesto di giungere sotto bordo dell’aereo col proprio pulmino privato, pur essendo vietato circolare sulla pista con autoveicoli non adeguati a specifiche normative di sicurezza». Al diniego ricevuto – secondo il sindacato – De Laurentiis avrebbe «aggredito fisicamente, in modo pubblico e plateale all’interno dell’aeroporto», alcuni agenti della Polaria «provocando loro contusioni e lesioni». Il Silp-Cgil di Napoli esprime «ferma condanna» per quello che definisce un «inqualificabile atteggiamento».