Il 1 maggio del 1994, Ayrton Senna perdeva la vita dopo il tragico incidente nel corso del GP di Imola
Il 3 volte campione del mondo di Formula 1, Ayrton Senna, perse la vita il 1 maggio del 1994 durante il Gran Premio di Imola.
Giovanni Gordini, medico anestesista e attuale direttore del dipartimento di emergenza dell’Ausl di Bologna, ha raccontato il tragico episodio ed il trasporto all’ospedale di Bologna ai colleghi di lastampa.it: «Ero appena stato in tribuna dopo lo scontro alla partenza, con la ruota che era volata in mezzo al pubblico, quando un infermiere mi chiamò via radio per avvertirmi dell’incidente alla curva del Tamburello».
Che situazione trovò al suo arrivo?
«I primi a intervenire furono i medici in pista: Senna fu tirato fuori dalla macchina molto rapidamente, gli tolsero il casco, gli misero la via venosa e gestirono le vie aeree. Visto che le sue condizioni erano molto gravi, decidemmo di far atterrare in pista l’elicottero, perché non aveva senso farlo assistere nella palazzina medica dell’autodromo. Salii in elicottero con l’altro medico per portarlo all’Ospedale Maggiore a Bologna».
Dopo che cosa è successo?
«In elicottero gli facemmo una tracheotomia, ma era evidente che era in condizioni gravissime: durante il trasporto ebbe quasi un arresto cardiaco, poi riprese la stabilità di circolo. Il problema sostanziale era il danno cerebrale, devastante. Una volta in ospedale, i colleghi lo intubarono, poi venne sottoposto alla Tac e fu chiara tutta la gravità della situazione. L’unico pilota che volle venire a vederlo fu Berger, mi colpì molto».
Fonte foto: ilfattoquotidiano.it