Il Prof. Sergio Abrignani, immunologo all’Università Statale di Milano e membro del Comitato Tecnico Scientifico, ha rilasciato un’intervista che è possibile leggere in versione integrale su Il Mattino oggi in edicola e della quale vi proponiamo un breve estratto.
“Il rispetto delle norme anticovid negli stadi è un problema di Polizia e di ordine pubblico.
Le regole ci sono se le persone non le rispettano dovrebbe esserci qualcuno che queste regole le faccia rispettare.
Le regole principali sono l’avere il Green Pass, indossare la mascherina e rispettare il distanziamento.
Quando ci sono stati episodi di violenza venne previsto il Daspo. Quando c’era il problema dei tappi di bottiglie lanciati verso i calciatori si veniva perquisiti e le Forze dell’Ordine erano molto attente.
Negli stadi possibili focolai? Se fossimo tutti vaccinati rischieremmo molto meno. Ma quando un Paese arriva ai nostri livelli di vaccinazione e adotta il Green Pass il rischio di contagio è limitato.
Comportamenti a rischio negli stadi? Quando si canta a squarciagola non si ha la mascherina e si ha l’infezione, momenti delicati sono il pre e il post partita se non vengono rispettate le norme sul distanziamento”.
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