Napoli-Genoa, posticipo della 29^ giornata di Serie A, sarà il confronto anche tra Sarri e Ballardini. Vediamo come avranno preparato la partita i due allenatori.
Il Napoli ha un solo compito al San Paolo contro il Genoa: vincere. Vincere perché bisogna tornare a dettare legge in casa, vincere perché solo così si può sperare di coronare quel sogno chiamato scudetto, vincere perché dopo il pareggio della Juventus contro la Spal bisogna dare un segnale forte e non sprecare quello che ha l’idea di un regalo inaspettato. Per farlo, Sarri dovrà avere la meglio di Ballardini, allenatore esperto e partico di barricate difensive che ha costruito al Genoa una squadra battagliera e molto attenta. Nessun dubbio per Sarri, il tecnico del Napoli schiererà l’undici titolare nel suo 4-3-3: Reina; Hysaj, Raul Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Hamsik, Jorginho, Allan; Insigne, Mertens, Callejon. Per Ballardini invece pronto 3-5-2: Perin tra i pali; Biraschi, Spolli e Zukanovic in difesa; Rosi (o Lazovic) e Laxalt sulle fasce, con Bertolacci, Rigoni e Hijiemark al centro del centrocampo; coppia d’attacco Galabinov-Pandev.
Fondamentali dal punto di vista tattico e del risultato saranno i primi 15 minuti. Il Napoli, infatti, è la squadra che ha segnato di più nel primo quarto d’ora in questa Serie A, ben nove gol, mentre il Genoa è quella che l’ha fatto di più in percentuale, con il 29% del totale. Inoltre, gli azzurri hanno subito anche molto in questo intervallo di tempo, addirittura quasi la metà dei gol totali: il 42% (otto su 19). Probabile quindi che sia Napoli che Genoa spingeranno molto nel primo quarto d’ora di partita cercando di sbloccare il risultato e di gestirlo poi nel corso della gara. Il Napoli, se non sentirà troppo la pressione di dover assolutamente fare risultato dopo il pari bianconero, dovrà giocare con estrema lucidità, facendo girare molto il pallone e cercare di allargare le maglie della difesa rossoblu per consentire sia gli inserimenti dei centrocampisti, che i tagli degli esterni d’attacco. Importanti saranno le sovrapposizioni dei terzini, necessarie per tenere gli esterni genoani lontani dall’area di rigore azzurra. Milik e Zielinksi a partita in corso possono creare alternative contro una squadra che, da quando è arrivato Ballardini, ha subito solo nove gol in 15 partite.