Il Napoli torna a San Siro per cercare di restare in scia della Juventus mentre il Milan cerca di tornare a vincere. Analizziamo la sfida tra due allenatori più simili di quanto si pensi.
Possesso palla, ribaltamenti veloci, attenzione difensiva e ampio spazio alla qualità. Se non bastasse il 4-3-3 a rendere simili Sarri e Gattuso, ci pensano le caratteristiche con cui guidano le proprie squadre e l’affidarsi a sistemi rodati piuttosto che lasciarsi andare a sperimentazioni. “Ringhio” cercherà di tornare a fare bottino pieno tra le mura amiche di San Siro con il suo Milan che è lontano dalla zona Champions ma deve difendere la posizione in Europa League dalle inseguitrici e per farlo però dovrà fare a meno di Bonucci e Romagnoli, oltre che di Conti. Quindi 4-4-3 per il Milan, con Donnarumma in porta; Conti, Zapata, Musacchio, Rodriguez in difesa; Bonaventura, Biglia e Kessie in mediana; André Silva in vantaggio su Kalinic e Cutrone per la punta centrale, con Suso e Calhanoglu inamovibili esterni. Sarri risponderà con un modulo speculare e con la formazione dei titolari, fatta eccezione per Mario Rui, squalificato, ma con il rientro di Jorginho e Koulibaly: Reina; Maggio, Albiol, Koulibaly, Hysaj; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon e Insigne ad agire ai lati di Mertens, con Milik pronto a prendersi il suo spazio nel finale di partita al posto del belga.
Il gioco del Napoli ormai è cosa nota, gli azzurri tenteranno di fare la partita comandandola sin dal calcio d’inizio e cercando di mettere da subito in difficoltà la rimaneggiata difesa del Milan con la rapidità dei tre attaccanti. Ci vorrà pazienza e attenzione durante la manovra offensiva perché i rossoneri occuperanno bene gli spazi ingolfando il centrocampo e costringendo il Napoli verso gli esterni, per poi tentare di infilare la squadra di Sarri prendendo alle spalle il centrocampo. Sarà fondamentale per entrambe le squadre la gestione delle energie e, di conseguenza, l’intensità del pressing da gestire per tutta la durata del match. Il Milan non avrà ricambi di altissima qualità, ma hanno gamba e l’intensità che un allenatore come Gattuso avrà saputo di certo amplificare e curare. Un cambio importante potrà essere quello Milik-Mertens, con il polacco che entrando a gara in corso potrà trovare i centrali rossoneri sfiancati dai movimenti dei “piccoli” e, sgomitando, trovare spazi alle loro spalle per trovarsi davanti a Donnarumma.