Riccardo Bigon farà bene ad accertarsi che suo padre Albertino, ex allenatore scudettato del Napoli con un passato anche all’Udinese, sabato sera guardi la partita in tv: «Non ho visto le sfide con Arsenal e Parma, ma ho capito che devo sempre trovare il modo di seguire gli azzurri».
Una battuta che fa sorridere, del resto è tornato il buon umore a chi come Bigon ha il Napoli nel cuore. «Era importantissimo superare questa piccola crisi di risultati – afferma il padre del ds azzurro Riccardo – perché le prestazioni contro Juventus e Borussia non erano affatto da buttar via. Dirigenti e tecnico sono stati bravi a mantenere l’equilibrio ed i nervi saldi, anzi forse in questo aspetto risiede il segreto del successo sulla Lazio. Napoli è una piazza particolare, ma Benitez è addirittura più serafico di me. Non era facile partire così bene, ricordiamoci che Rafa si è insediato da appena pochi mesi e che il Napoli ha perso Cavani togliendosi un dente del giudizio, mica un dente da latte». Per fortuna, Higuain non sta facendo rimpiangere il Matador: «E’ un attaccante completo – continua Bigon – sa far tutto. Segna, ma gioca anche per la squadra. Ha qualità e forza fisica. In questo momento la Juventus ha qualcosa in più di tutte le rivali, lo ha detto anche Marotta che sono riusciti ad inserire due pedine importanti come Tevez e Llorente in un contesto di prim’ordine. Occorre ridurre ancora un po’ il gap che c’è. Lo sanno certamente anche i diretti interessati». Il mercato di gennaio è alle porte e i tifosi si aspettano che la società intervenga nei reparti in cui si è evidenziata qualche crepa: «Intanto, ci sono alcuni elementi importanti che sono fuori e che rientreranno». Non bisogna però neppure sottovalutare che sin qui il Napoli è stato grande con le piccole e piccolo con le grandi: «Credo che Arsenal e Borussia siano strutturalmente superiori. Occorre del tempo per potersi misurare con questo tipo di club. La pazienza è la virtù dei forti, Benitez mi sembra ne abbia da vendere. IN questo siamo simili ed alla fino io a Napoli qualcosina ho vinto…»
Fonte: La Gazzetta dello Sport