Il 3 novembre 1985 Maradona pose una delle prime pietre col suo nome nella storia azzurra.
Un calcio di punizione incredibile e contro ogni regola di tempo e spazio, ancora oggi inspiegabile. Quella domenica pomeriggio piovosa di 31 anni fa, Diego Armando Maradona disegnò una parabola straordinaria della palla che andò nel “sette”, battè Tacconi e la Juventus e spinse il Napoli al primo posto alla 9°giornata di quel campionato (85/86).
Una punizione in area di seconda, un fallo che oggi nel calcio moderno è quasi impossibile da vedere perchè raramente assegnato. Impossibile come quel tiro micidiale, arcuato in così poco spazio e con l’ulteriore difficoltà di lasciarlo partire con palla in movimento, data da Eraldo Pecci.