Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Napoli e Udinese
PIEDI PER TERRA: Per quanto i meriti abbiano superato le colpe, nell’emozionante 4-2 contro l’Udinese non sono mancati alcuni segnali negativi che da qualche tempo la squadra sta manifestando. Il Napoli non è sicuramente nel miglior momento della stagione, e la caparbietà degna di una grande squadra ha compensato ancora una volta una prova non del tutto convincente e una fase difensiva (soprattutto a sinistra) morbida e a volte scoordinata.
IL RIMPIANTO PIU’ GRANDE: Ogni partita in cui Milik gioca, i rimpianti aumentano. E’ una sofferenza denotare la complementarità perfetta con Mertens, osservare la sua capacità di reggere la squadra col fisico, così come quella di scambiare la palla con tocchi raffinati. Terribile, devastante immaginare come sarebbe stata la stagione del Napoli con una freccia del genere in più nella propria faretra.
LA JUVENTUS A CROTONE: La notizia di serata è che, con la vittoria travagliata contro l’Udinese, gli azzurri rosicchiano 2 punti sulla Juventus. I bianconeri pareggiano a Crotone, dove i calabresi di fede bianconera sono innumerevoli. Questa volta però ha gioito (con un pareggio che vale una vittoria) chi al di là dei trofei in bacheca ha scelto di tifare per la squadra della propria città. E questo, a prescindere dalla classifica, non può che farci piacere.
DIFENSORI GOLEADOR: Contro l’Udinese la difesa azzurra si muove discretamente, ma paga i grandi spazi offerti all’avversario da un centrocampo leggero e spesso troppo lento in chiusura. Ma poco importa, perché Albiol e Tonelli segnano due reti pesantissime, aggiornando il tabellino dei gol su calcio d’angolo a 12; un dato che rimane forse il più grande passo avanti della squadra nel corso della stagione.
LA FINALE: Dopo la tanta retorica sui patti scudetto e le tante finali da giocare, nella prossima di campionato contro la Juventus si giocherà la vera e unica partita che vale quanto una finale. Alla fine di un tira e molla che più di una volta è sembrato al capolinea, il Napoli di Sarri è riuscito a mantenersi a 4 lunghezze dalla Juventus e quindi a ritagliarsi una chance il cui esito probabilmente sarà decisivo.
IL COMANDANTE: Forse con leggero ritardo, Sarri riscopre Milik titolare; il turnover forzato contro la squadra di Oddo non tradisce il tecnico, che nella spensieratezza di chi non deve dimostrare niente a nessuno passa da -9 a -4 dal palazzo in 10 minuti. A sprazzi si rivede anche quel gioco iconico che ha fatto innamorare l’Europa. E adesso che il Comandante si calerà nell’inferno dello Stadium con i suoi, noi lo seguiremo col cuore in mano e senza fare domande.