Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Napoli e Chievo
QUALCUNO SALVI LORENZO: Il calore tutto partenopeo tra Insigne e i suoi tifosi alle volte può ritorcersi contro il numero 24. Le ultime prestazioni non all’altezza non sono una buona notizia per nessuno, ma criticare con tanta veemenza un giocatore che ha dimostrato tanto (e ne ha risolte tante) forse è davvero troppo. Prima di attaccarlo rabbiosamente, la prossima volta bisognerebbe tenere nella mente l’ultimo assist fantascientifico (l’ennesimo) che ha cambiato il match.
CHANCES: Alla prestazione fantastica di Milik si accompagna una critica ragionevole nei confronti di Sarri. Con le condizioni attuali di Mertens, probabilmente sarebbe stato più giusto far partire il polacco dall’inizio, anche in virtù della capacità del belga di spaccare le partite in corso. Questa volta al tecnico è andata bene, ma forse da quei venticinque minuti finali di Napoli-Chievo c’è una lezione da imparare. Un’altra chance per cambiare, dopo quella regalata da Milik agli azzurri.
UNITI SI SOFFRE: A pensarci bene, contro il Chievo il Napoli poteva levarsi un peso. La poca grinta messa in campo, la mala sorte, l’errore esiziale di Koulibaly: tutto sembrava far presagire alla fine dei giochi per una lotta scudetto già tutta in salita. E invece no. Soffriremo fino all’ultimo, uniti nella missione difficile di Milano e a breve in quella ancor pi ostica di Torino. Ma in fondo ci piace così, altrimenti da piccoli avremmo scelto di tifare per qualche squadra blasonata del nord.
POLONIO E POLONIA: Serviva una scossa al Napoli di scena al San Paolo contro gli scaligeri. Una squadra spenta, grigia come uno scenario postnucleare, si riprende nel finale grazie al subentro dei polacchi Zielinski e Milik. Soprattutto l’ultimo, così decisivo con un gol ed un assist, non lo vedevamo da più di un anno e mezzo. Dopo tutto questo tempo, il recupero finalmente sembra completo.
PUORTEME A SORRENTINO: Se la porta del Chievo è sembrata stregata fino a 5 minuti dalla fine, il merito sta tutto negli interventi di Stefano Sorrentino. Presenza e parate decisive quelle dell’estremo difensore alla soglia dei 40 anni, unite al rigore neutralizzato su Mertens (3 stagionale) ne avrebbero fatto il migliore in campo. I tre punti dei partenopei stanno tutti in quel condizionale, ma rimane un’altra grande prestazione del portiere italiano.
PARADOSSI: Il calcio è uno sport strano, imponderabile e certe volte davvero inverosimile. Il match di Diawara è stata brutta, anzi orribile. Sicuramente sotto tono nella stagione in corso, contro il Chievo il centrocampista guineano ha toccato il fondo dal punto di vista tattico e tecnico. Poi arriva la rete che vale tre punti e che incarna lo spirito di una tifoseria che non si arrende mai: uomo partita.